Oggi volevo parlarvi del Vaisakhi, la festa del raccolto e di primavera dei Sikh.
Perchè vi chiederete?
Perchè è una bellissima festa a cui ho partecipato per 2 anni di fila, nel 2018 e 2019, nel tempio Sikh di Novellara (provincia di Reggio Emilia) e che quest’anno a causa della pandemia di Covid19 non si farà.

I primi Sikh a Novellara e dintorni sono arrivati ormai più di 30 anni fa, oggi sono una comunità integrata e numerosa, e il tempio (Gurdwara) è uno dei più grandi di Europa.
Sapevo dell’esistenza di questa festa ma non avevo mai partecipato, poi grazie alla mia passione per la fotografia nel 2018 ho partecipato ad un workshop fotografico organizzato da La Compagnia del Relax (agenzia viaggi ecosostenibili), il fotografo freelance Claudio Silighini e City Pilgrim Project (Cesare Romanò, giornalista e scrittore, esperto e appassionato del sacro e dei pellegrinaggi).

Per godersi al meglio la festa bisogna recarsi al tempio alla mattina per vedere le persone arrivare con le loro famiglie per la preghiera.
I fotografi sono ben accetti, ci sono persone che ti fermano per farsi fotografare con le proprie famiglie, orgogliose e vestite con i loro abiti tradizionali dai colori sgargianti, e ti danno l’indirizzo e-mail per farsi mandare le foto. I volontari dell’organizzazione ti accolgono calorosamente, ci sono tutti, dai ragazzi agli anziani, ognuno ha il suo compito. Chi ti dà il fazzoletto per coprire i capelli per entrare nel tempio, chi si occupa degli scaffali dove mettere le scarpe perchè nel tempio si entra scalzi, chi gestisce le bancarelle che vendono specialità indiane, chi distribuisce gratuitamente gli opuscoli che spiegano in italiano la loro religione.

È presente anche la protezione civile di cui i Sikh qui a Novellara fanno parte. Tutti riconoscono l’aiuto che hanno sempre dato nelle emergenze, anche nel 2012 quando c’è stato il terremoto qui in Emilia.
I ragazzi di seconda e terza generazione parlano anche in dialetto reggiano, per farvi capire il livello di integrazione che hanno raggiunto.
Dopo le preghiere e celebrazioni nel tempio, dopo pranzo, parte una colorata e affollata processione che arriva fino in centro storico a Novellara. In prima linea nel corteo ci sono delle persone che puliscono la strada con acqua e scope, per far passare il carro addobato con fiori freschi che trasporta il loro libro sacro Guru Granth Sahib, su un percorso “purificato”. La processione si ferma qualche minuto davanti al municipio di Novellara per il discorso del sindaco e poi torna indietro al tempio. Ricordo che nel 2018 la giornata era veramente calda e c’erano dei volontari che con dei carrelli distribuivano bottigliette d’acqua gratuita a chi ne aveva bisogno. Non esiste una processione più colorata, partecipata e meglio organizzata di questa.
​E quest’anno mi mancherà.