Acido Acida Ferrara British Beer Festival, giunto alla sua decima edizione, non è solo uno dei migliori festival birrari italiani ma anche un’occasione unica per fare turismo birrario. La location è in centro, nel chiostro di Santa Maria della Consolazione, dove si può entrare e uscire senza problemi durante tutta la durata della manifestazione (l’ingresso non è a pagamento). Prima o dopo una sessione di bevute, cosa c’è di meglio di passeggiare per il centro storico di Ferrara e visitare uno dei tanti palazzi, musei o giardini? C’è l’imbarazzo della scelta dei luoghi da visitare, siamo in una città patrimonio mondiale dell’umanità. Io ho optato per il Palazzo Schifanoia (residenza sorta per schifar, schivar la noia) dove rimarrete a bocca aperta nel meraviglioso Salone dei Mesi e dove si può mangiare un piatto di tortelli tipici nel fresco Giardino dell’Amore, alla Caffetteria Ristoro Schifanoia.

Tornando al festival, come ogni anno, la quantità di birrifici e birre è notevole, con circa 200 referenze. Questa volta però oltre alle birre ho dato spazio all’angolo sidri, gestito da Marco Manfrini, pommelier e divulgatore di cultura del sidro in Italia; è anche uno dei fondatori dell’APAS, Associazione Pommelier e assaggiatori di sidro. Se siete appassionati di sidro, iscrivetevi all’associazione!

E a proposito di associazioni, un evento del genere non poteva non raggruppare tanti appassionati di birra artigianale tra cui diversi soci e socie dell’Associazione Le Donne della Birra! Dalla Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna , Toscana e Lazio, ci siamo ritrovati tutti a Ferrara, grazie alla birra!

Partiamo dalle birre: ne ho assaggiate diverse nei 2 giorni di permanenza a Ferrara ma parlerò solo di quelle che mi hanno colpito.

WILD ROSE SAISON del birrificio Burning Sky: amo le saison e quando ho visto la descrizione di questa non mi sono tirata indietro (farmhouse a fermentazione mista, prodotta con bacche di rosa selvatica, mix di spezie e poi passata in barrique di vino rosso). Interessante bevuta, con una speziatura decisa, l’acidità giusta e un leggero tannino.

X TOOL LEMON CHAMOMILE del birrificio North: no, non è una tisana tranquilli. Questa wit beer (blanche) mi ha fatto dire WOW! Equilibrata e perfettamente in stile, ha un buon sentore di camomilla.

ELIXIR del birrificio Yonder: prende il premio per la birra più strana. La descrizione dice: “Wild Porter. L’acqua del processo di produzione è stata sostituita dalla linfa prelevata dalle betulle in primavera. I malti scuri sono stati macerati a freddo. Il Chaga, un fungo medicinale che cresce sulla betulla è stato aggiunto in ebollizione. Successivamente maturata 10 mesi in botte di rovere con culture selvagge del birrificio.” È molto strana, si sente una leggera acidità e una nota vegetale che non so se attribuire al Chaga o alla linfa, non mai assaggiato nessuno dei 2.

LA PERA del birrificio Pastore: Golden wild ale maturata in botti di sherry per un anno con fecce di pera. Birra complessa, dall’acidità marcata e la nota di pera, ovviamente!

VALKYRIE del birrificio Tartarus: black IPA con lievito kveik. L’ho trovata perfetta. L’amaro e il fruttato si sposano bene con la parte dei malti scuri.

E arriviamo finalmente ai sidri. Amo molto i sidri secchi, carbonati, aromatizzati con altra frutta o luppolo. Ma nella sidreria del festival c’erano anche sidri rotondi, piatti, dolci o acidi, invecchiati. E’ un mondo così variegato che è impossibile non trovare un sidro che ci piaccia (provare per credere!).

VERY VERY sidro di Leno Klandestino: sidro da mele antiche. Secco, carbonato, beverino.

KENTISH HOPPY COX sidro di Cider Nightingale. Sidro luppolato con luppolo Ernest. Dolce e rotondo.

INGLORIOUS CIDER sidro di Redy Farm: sidro affinato in botte di whiskey. Secco, torbato, complesso.

In conclusione, per me questo festival è sempre un’esperienza non solo ricreativa ma anche didattica, che dà la possibilità di assaggiare molti prodotti sconosciuti e/o particolari che non si trovano con facilità. Lo consiglio a tutti gli appassionati e non solo. Alla prossima!