Primo livello del corso di beer sommelier della Scuola Italiana Sommelier

Ciao a tutti! Visto che è passato un po’ di tempo dal corso di degustazione che ho fatto con Cronache di Birra, ho deciso di iscrivermi a questo corso online della Scuola Italiana Sommelier per tenermi allenata e imparare qualcosa di nuovo. Poi quando ho visto che l’insegnante era Roberto Muzi non ho esitato un secondo e sono molto contenta di aver intrapreso questo percorso. Non si smette mai d’imparare!

Prima lezione del primo livello del corso di beer sommelier S.I.S.

Malastrana Pils: La mia prima pils ceca. Abituata alle pils tedesche l’ho trovata molto particolare, più scura del solito, più amara e con una leggera nota burrosa. Per adesso preferisco la pulizia delle pils tedesche ma approfondirò…

Ayinger Keller Helles: Adorata! Da quando ho iniziato a capire le birre tedesche (che ribadisco, sono considerate erroneamente, dalla stragrande maggioranza di persone, birre semplici, da bere in quantità e quindi per palati grezzi) io sono felice e rimango sempre stupita.

Seconda lezione del primo livello del corso di beer sommelier S.I.S

Pan-Negar Stout del birrificio Menaresta: Nonostante il grado alcolico molto basso (3,8%) e il corpo esile, al palato ho trovato una sorta di rotondità e una nota leggermente affumicata oltre ai soliti sentori tostati (caffè e cacao).

Coal Wars American Porter del birrificio Busa dei Briganti 6%: L’ho trovata molto interessante per l’utilizzo del luppolo. Già dal naso si capisce che non è la solita porter infatti, oltre alle note caratteristiche dello stile, si aggiungono l’erbaceo e una leggera speziatura (pepe nero e menta). Forse un po’ troppo amara per lo stile.

Il confronto tra le 2 birre è veramente utile per capirne un po’ di più.

Terza lezione del primo livello del corso di beer sommelier S.I.S.

Mr. White Blanche/Witbier di Bad Brewer (marchio del birrificio Amarcord) 4,9%

Non proprio centrata come stile, è molto carbonata, più dolce che amara, con sentori di pompelmo che accentuano l’acidità. Non la mia preferita tra le blanche.

Schlenkerla Helles rauchbier del birrificio Heller della famiglia Trum, Bamberga 4,5%

Non ha bisogno di presentazioni. Conoscevo già questa birra ma non l’avevo mai analizzata nel dettaglio e ora l’apprezzo ancora di più. Oltre al caratteristico odore e gusto affumicato, dato dall’essicazione del malto con legno di faggio (che può piacere o meno, infatti o si ama o si odia), si sentono anche la castagna e il miele. Ci sono anche leggerissime note di cuoio, carne cruda e ferro.

Quarta lezione del primo livello del corso di beer sommelier S.I.S.

Benediktiner Hell 5% del birrificio tedesco Benediktiner Weissbrau

Helles abbastanza anonima, dove al naso ho trovato miele e fieno e purtroppo anche il mais. Al gusto si aggiunge una nota di pane. Ho bevuto Helles molto, ma molto più buone (per fortuna ) ma è anche assaggiando birre così che si riconoscono quelle degne di nota.

100% italiana pale ale 5% del birrificio Amarcord

Anche questa non mi ha entusiasmato. Al naso si riconoscono aromi agrumati, miele, note di caramello e un leggero balsamico. Al gusto si aggiunge una nota di tè. Detta così sembra quasi interessante ma nel complesso non mi ha lasciato nulla.

Quinta ed ultima lezione del primo livello del corso di beer sommelier S.I.S.

Madue passion fruit sour ale 5,6% del Birrificio dell’Eremo

Birra che già conoscevo e che conferma l’eccellenza di questo birrificio. Una sour pulita dove il passion fruit è protagonista sia al naso che al palato. Acidità spiccata ma bilanciata dalla sapidità e dolcezza.

JOLLY Poupée amber ale 6,6% del birrificio Lupulus

Bevuta per la prima volta l’estate scorsa nel giardino di Lupulus, me la ricordavo molto bene. Si fa notare subito per la schiuma da merletti. Al naso si trovano il caramello, il miele, ma anche note balsamiche, resinose e tostate. Dolce e amaro sono equivalenti ed equilibrati da una punta di sapidità.