Intervista a Birre in Bottega

Ciao a tutti! Ho visto che avete apprezzato molto l’intervista fatta a Birra Matildica e quindi ho pensato di continuare ad usare questo format per farvi conoscere altre persone che lavorano in questo fantastico mondo della birra.

Questa volta ho intervistato per voi Elena Ricchi che ha aperto da poco un beershop a Scandiano (RE) che si chiama Birre in Bottega.

Ciao Elena! Presentati e raccontaci quando e come è nata la tua passione per la birra.

Mi chiamo Elena, ho da poco compiuto 30 anni e a novembre dell’anno scorso, dopo un lungo periodo di sofferenza lavorativa, ho lasciato il posto fisso che avevo per realizzare il mio sogno nel cassetto, ossia aprire il mio Beershop!

Ho iniziato ad appassionarmi alla Birra a 23 anni, periodo in cui ho scoperto il mondo dell’artigianale e in cui ho avuto la possibilità di partecipare all’Erasmus con destinazione Belgio (Anversa per la precisione). Qui le mie giornate erano scandite tra tirocini e ricerche di locali, pub, birre nuove da assaggiare. Mi si è letteralmente aperto un mondo e Anversa da questo punto di vista ha molto da dire!

Una volta rientrata in Italia è iniziato il tour alla ricerca di locali che potessero sfamare (o forse è meglio dire “dissetare) la mia passione agli arbori. Per ampliare le mie conoscenze ho partecipato ad eventi di approfondimento e ho frequentato diversi corsi, tra cui quello di Fermento Birra prima e quello da UBT dopo.

Con il tempo ho incontrato e conosciuto tantissime persone che mi hanno insegnato molto e con alcune di loro è nata una grande amicizia; vedi il Galaxy Beershop, che oltre ad essere stato (per un breve lasso di tempo) un luogo di lavoro, è diventato prima di tutto la mia seconda casa!

È stato proprio al Galaxy, ai tempi Wild Hops, che è nato in me il desiderio di aprire un Beershop. La prima volta che vi ho messo piede, da poco rientrata da Anversa, ho proprio pensato: “Questo è quello che voglio fare da grande!”

Penso che tutti gli appassionati di birra abbiano quella Birra (con la B maiuscola) che li fatti innamorare, qual’è la tua e perché?

Devo essere sincera, non c’è stata una birra in particolare che mi abbia folgorato, più che altro sono rimasta colpita dall’insieme di sensazioni che scaturivano dall’assaggio di ciò che c’era nel bicchiere. Ricordo benissimo un’Oyster Stout di un birrificio Irlandese che bevvi in un pub durante una serata di abbinamento birra-cibo e soprattutto ricordo la Verdi Imperial Stout del Ducato.

Da lì, porto molti nomi nel cuore, più che altro legati alla tradizione Belga. I primi approcci non furono facilissimi, come quel giorno che, in visita a Gand, presi una Duchesse de Bourgogne. Ci mancò poco dallo sputarla a terra! Era la prima volta che bevevo qualcosa di quel genere e restai allibita, ma da quel momento, ogni volta che la trovo me la bevo con estrema felicità!

Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo beershop Birre in Bottega?

Innanzitutto la passione e in secondo luogo il desiderio di creare qualcosa di mio, un posto accogliente dove chi arriva possa essere a suo agio e possa sentirsi accolto. Penso che la birra abbia un’impronta sociale, nel senso che aiuta la socializzazione e la condivisione. Per questo volevo creare un posto che sapesse di familiare. Il locale l’ho costruito io, con l’aiuto del mio ragazzo, e il risultato è una copia fedele di quello che mi immaginavo. Apprezzo molto quando mi sento dire “Mi sembra di essere a casa!”: era proprio quello che volevo!

Penso che un beershop sia molto di più di un semplice negozio di birra, può essere un luogo di incontro, di convivialità e scambio. Hai in mente di fare iniziative di qualche tipo?

Concordo assolutamente. Un Beershop è un luogo dalle mille sfaccettature, dove si creano dinamiche completamente proprie. È molto interessante osservare le connessioni che si creano tra le persone, vedere i loro gusti cambiare, evolversi, ampliarsi, oppure, più semplicemente, capire le loro tendenze gustative e saper proporre qualcosa che difficilmente lasceranno nel bicchiere. Fin dalle prime fasi di progettazione, ho iniziato a pensare a quale tipo di eventi proporre in modo da potermi rivolgere a gusti sempre diversi e creare una rete sociale ampia e diversificata. Col tempo organizzerò eventi con birrai, eventi musicali, magari anche culturali. Al momento sono già partita con gli eventi gastronomici, in cui ho proposto l’abbinamento birra e formaggi! Anche da questo punto di vista, mi piacerebbe creare una rete sociale con i “colleghi” delle attività limitrofe, in modo da sostenersi a vicenda!

Negli ultimi anni le donne in questo settore sono sempre di più, è un bel segnale, cosa ne pensi?

Sono una donna, una motociclista e sono appassionata di birra e sport: non posso che esserne felice! È un ottimo segnale che manifesta il progressivo allontanamento da certi stereotipi che per molto ci hanno accompagnato ed è bello vedere sempre più donne interessarsi e approfondire le loro conoscenze su questo prodotto. La birra non fa discriminazioni!