Oggi vi parlo di un bel progetto, che mi ha incuriosito, che si chiama Birra Matildica. Penso che sia molto di più di una semplice birra, è un progetto che crea sinergie importanti tra storia, territorio e turismo e spero che la sua importanza venga riconosciuta quanto prima.

C’è la storia di un personaggio importante, Matilde di Canossa, donna che nel medioevo è riuscita a distinguersi per le sue doti politiche e ha lasciato il segno in Italia e in Europa.

Oltre a questo c’è il legame con il territorio reggiano e i suoi luoghi matildici, come il Castello di Canossa e il Castello di Bianello a Quattro Castella dove ogni anno avviene la rievocazione storica con il corteo matildico.

Per raccontare questo progetto ho fatto qualche domanda direttamente al suo fondatore, Sandro Campani.

Birra Matildica al Castello di Canossa (foto di Sandro Campani)
Il mastro birraio Daniel Lessire insieme a Sandro Campani (foto di Sandro Campani)

Ciao Sandro, come è nata la tua passione per la birra e quando è nato il progetto di Birra Matildica?

Ho iniziato a bere birra e a collezionare bottiglie all’età di 16 anni. In particolare birra belga, la mia preferita. Avevo la casa piena di bottiglie vuote, mia madre era disperata! Ho gestito per 12 anni una birreria a Reggio Emilia, poi un ristorante e un beer shop. L’idea della birra Matildica è nata nel 2007 durante un viaggio in Belgio, dove ho visitato le celebri abbazie trappiste e i più importanti birrifici. L’ispirazione è arrivata tra le antiche rovine dell’abbazia di Orval, fondata nel 1070 dalla contessa Matilde di Canossa.

Nell’autunno del 2011 grazie al fondamentale aiuto del mastro birraio belga Daniel Lessire, proprietario della Brasserie Millevertus (15 km da Orval) è iniziata ufficialmente la produzione della birra Matildica. La prima fornitura è arrivata in Italia nel marzo 2012, 10 anni fa.

Sono un grande appassionato di storia e cucina medievale e la prima birra (Matildica Medievale) è stata creata con l’intento di far rivivere l’antica “cervogia” bevuta nei monasteri. Una birra ad alta fermentazione, non filtrata, non pastorizzata e aromatizzata con spezie e miele. Si tratta di un’autentica ricetta medievale che io e Daniel abbiamo rielaborato e riadattato ai gusti moderni.

Le 3 Birre Matildiche (foto di Sandro Campani)

Quante tipologie di birra producete?

Matildica è disponibile in tre versioni: AUREA bionda al farro, MEDIEVALE ambrata con spezie e miele, PERDONO DI CANOSSA bruna tonaca di frate.

Nel 2020-2021 a causa del COVID la produzione è stata ridotta drasticamente. Sono state prodotte solo due birre. La storica Matildica Medievale e la nuova Matildica Biologica, una bionda non filtrata con ingredienti da agricoltura biologica certificata e lieviti di Orval.

Le persone dove possono trovare/bere/comprare la vostra birra?

La nostra è una produzione molto limitata, Matildica non sarà mai presente nella grande distribuzione. Ovviamente si può bere ed acquistare al castello di Canossa (al centro turistico Andare a Canossa), in quasi tutti gli altri castelli Matildici e in locali a tema come ad esempio il Ristorante Enrico IV di Ciano d’Enza (RE). Abbiamo affezionati clienti anche fuori Emilia: castelli, birrerie, beer shop e tanti privati. In questi anni ho partecipato a moltissime rievocazioni storiche in Emilia-Romagna, Toscana, Liguria, Lombardia.

Abbazia di Orval (foto di Sandro Campani)
Brasserie Millevertus (foto di Sandro Campani)

Avete in mente qualche novità?

A Pasqua, dopo due anni molto difficili, sarà disponibile una nuova birra in edizione limitata: Matildica IUBILAEUM. Una birra scura ad alta gradazione in stile monastico. Nasce per celebrare i nostri primi 10 anni (2012-2022).

Ringrazio molto Sandro per la sua disponibilità e le sue foto, e spero di avervi incuriosito parlando di questo suo progetto.

Se volete contattarlo potete scrivere direttamente al suo indirizzo e-mail birramatildica@gmail.com oppure seguire la pagina Facebook https://www.facebook.com/birramatildica

Io ho trovato e provato, presso il pub Bier Keller di Sant’Ilario d’Enza, la Matildica Biologica, ve la consiglio!

Matildica Biologica (foto di Elena Portioli)