The Hateful Eight – Degustazione Strong Ale a La Sete Beershop con il sommelier Lorenzo Caleca

Giovedì sera se avessimo avuto come sottofondo il film di Tarantino ci sarebbe stato bene, le 8 birre protagoniste sono state così variegate che si potrebbero abbinare senza problemi ai personaggi del film.

Riconosco di non essere stata brava in questa degustazione perchè non ho preso appunti (cosa che di solito faccio) ma arrivare alla fine è stata molto dura… quindi scrivo quello che ricordo e inserisco qualche aggiunta dovuta.

Partiamo dal mega contenitore di stili scelto: Strong Ale. È così ampio che spazia dal Regno Unito con le British strong ale, Old ale, Wee heavy e barley wine; agli Stati Uniti con le American Strong Ale, Double IPA, American barleywine; per finire in Belgio dove quasi tutti gli stili possono essere considerati Strong come blonde ale, Saison, belgian Golden strong ale e le trappiste tra cui la belgian dark strong ale definita anche quadruple (fonte: linee guida BJCP). Quindi non potete dire: “non mi piacciono le strong ale” perché escludereste buona parte delle tipologie di birra che bevete abitualmente.

1) Sant’Ambroeus, Birrificio Lambrate, Strong Golden Ale 7%

La prima birra della serata è sempre la più difficile perché soffre i confronti con le successive. Di questa mina di Lambrate ricordo la parte di frutta a pasta gialla (albicocca), il calore e la sensazione allappante. Nota personale (da qui in poi NP): La berrò di nuovo senza confrontarla con altro

2) Rola, Birrificio Oltremondo, Strong Ale biologica 7,5%

Birra wow! Naso molto elegante, al palato il malto, il caramello sono protagonisti, i gradi sono nascosti molto bene. NP: La berrò di nuovo da sola con calma, merita la meditazione. 😍

3) L’una Rossa, Birrificio Opperbacco, Belgian Red Ale 6,4%

NP: Uno di quei birrifici che considero una garanzia. Mi ha stupito anche questa volta. Da ribere in meditazione. ❤️

4) Dirty Bastard, Birrificio Founders, Scotch Ale 8,5%

Il nome è la descrizione precisa della birra. Qualcuno ha detto che le manca solo il tartan, sono d’accordo 😂

5) KBS Hazelnut, Birrificio Founders, Imperial Stout invecchiata in botti di Bourbon 12%

Lo stile indicato è ok ma l’abbiamo considerata come strong ale perché certe volte i confini tra stili sono molto labili (se volete far polemica su questo vi posso consigliare un gruppo facebook dedicato 🤪)… Ricordo una nota di cocco al naso che dopo ha lasciato spazio alla nocciola super protagonista anche al palato. L’invecchiamento in botte non si sente come di consueto, è da ricercare. 🤔

6) Arrogant Bastard Ale, Birrificio Stone, American Strong Ale 7,2%

Anche qui il nome descrive perfettamente la birra. 😂 Ovviamente dopo aver bevuto “maltato” per tutta sera l’impatto con l’amaro è stato scioccante ma è servito per poter degustare le ultime 2 birre. 😁

7) N°1 Birra Cotta, Birrificio Opperbacco, Barley wine 13%

NP: Per la seconda volta nella stessa serata Opperbacco mi toglie ogni dubbio. Non parlerò della mela cotogna né del mosto cotto ore e ore, di questa birra me ne sono innamorata e l’ho centellinata per farla scaldare il più possibile e sentire tutto quello che aveva da dire. Da ribere da sola, con calma, in meditazione, sul divano.

8) Practise what you preach, collaborazione Brewdog + La Trappe, Quadrupel con miele di erica scozzese 10%

Birra dal nome fighissimo per una collaborazione tra giganti. Il sacro cuore trappista incontra la profana pazzia scozzese e l’equilibrio tra questi 2 mondi si ritrova tutto, dal corpo pieno agli esteri fruttati, dalla dolcezza del miele alla nota amara del luppolo. NP: da bere di nuovo in condizioni psico-fisiche normali.

Grazie ancora a Fredian e Lorenzo per avermi coinvolto in questa degustazione. Grazie al Bergio del Bert Pub per esserci venuto a trovare!