Se non avete letto la prima parte potete trovarla qui: https://www.spaziolibero.eu/la-mia-estate-artigianale-1parte/ 

Agosto in Romagna
Partiamo da questo concetto: La Romagna non è solo la costa adriatica
Quindi quando qualcuno vi dice che va in vacanza in Romagna non siate banali, non dite “ma a Cesenatico? Cervia? Milano Marittima?”, no! Potete dire “ma a Longiano? A San Leo? A Santarcangelo di Romagna?”… Per chi non lo sapesse: “La Romagna è una regione storica, geografica e linguistica […] Dal punto di vista geografico, appartengono alla Romagna, oltre alle tre province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, anche una parte della città metropolitana di Bologna, alcune aree della provincia di Pesaro e Urbino (nelle Marche), parte della città metropolitana di Firenze e alcuni territori della provincia di Arezzo (in Toscana), oltre alla Repubblica di San Marino.” citazione di Wikipedia. Quindi è un territorio vastissimo che và dal Mar Adriatico all’Appennino Tosco-Romagnolo, da Dozza a Cattolica, da Casalborsetti a Bagno di Romagna.
Ecco dopo questa premessa, posso raccontarvi quello che ho visto insieme a mio marito Luca nella nostra settimana di ferie in Romagna. Innanzitutto abbiamo alloggiato all’Agriturismo Turchi Farm – La Locanda della Luna (che consigliamo) a Longiano, un borgo medievale a circa 13 km da Cesena e 23 km da Rimini. Abbiamo scoperto Longiano grazie all’Agriturismo Turchi Farm che qualche anno fa partecipò alla fiera “Piante e Animali perduti” a Guastalla (RE) dove assaggiammo il loro olio evo (molto buono). Da quel momento abbiamo iniziato a comprare i loro prodotti, poi ci siamo andati per un week-end e siamo rimasti entusiasti sia del loro agriturismo che di Longiano. Il borgo medievale si trova nella prima collina cesenate a circa 180 metri di altitudine. E’ incantevole passeggiare per le sue vie e raggiungere il Castello malatestiano che si trova nel punto più alto del borgo. Consiglio assolutamente di fermarsi nella piazza vicino al Castello a bere un cocktail alla Falegnameria (un cocktail/wine bar di qualità). 

Se vi piacciono i borghi medievali come Longiano allora non potete perdervi San Leo che da Longiano dista circa 34 km. San Leo è uno dei Borghi più belli d’Italia e si trova su uno sperone di roccia della Valmarecchia a 589 metri di altitudine. Assolutamente da visitare è il Forte che dal centro storico si può raggiungere a piedi (c’è da fare una bella salita di 10 minuti) oppure con un bus navetta a pagamento (1€ a tratta). Il Forte è ben tenuto ed è abbastanza esteso quindi la visita, che non è guidata ma libera, può durare quanto volete. Godetevi i punti panoramici e le sale della rocca adibite a museo delle Armi e degli strumenti di tortura. Da questo luogo sono passati personaggi importanti come San Francesco, il sommo poeta Dante e il conte di Cagliostro.
Un posto che abbiamo scoperto solo quest’anno è Santarcangelo di Romagna. Si trova a metà strada tra Longiano e Rimini e il suo centro, che si trova sul Colle Giove a 90 metri di altitudine, è assolutamente da visitare con calma per l’atmosfera che si respira. Parlando di birra artigianale, a poca distanza dal centro troverete il pub Grand Cru Taproom, dove abbiamo trovato un’ottima selezione di birre artigianali sia italiane che estere. Invece a circa 6 km dal centro si trova il birrificio artigianale Noiz con la sua tap room. Ho amato da subito le loro birre, di cui segnalo la Yes Sir!, una golden ale che gli inglesi possono invidiare, e la Slapback, un’American brown ale beverina, con un bell’equilibrio tra il dolce e l’amaro. Ho avuto modo di incontrare i ragazzi del birrificio anche in occasione della festa della birra artigianale di Rimini (Birrimini) che si teneva in quei giorni e anche a Cibus a Parma nei primi giorni di settembre (li ringrazierò sempre per i biglietti!).
Se vi capita di essere in vacanza al mare nelle vicinanze di Rimini e non ne potete più di stare sdraiati sul lettino in spiaggia a far niente, vi consiglio di non perdervi il suo centro storico. Qui i Romani prima e i Malatesta poi, hanno lasciato segni indelebili di grande valore storico e artistico come il Ponte di Tiberio terminato nel 21 d.c. e da cui parte la Via Emilia, l’Arco di Augusto risalente al 27 a.c. (punto di incontro tra la Via Emilia e la Via Flaminia) e il Tempio Malatestiano, fatto costruire da Sigismondo Malatesta e rimasto incompleto, è un simbolo del Rinascimento.
Altra città a pochi km dal mare che consiglio di visitare è Cesena. Il suo centro storico è veramente affascinante e alla sera arriva una bella brezza dalle colline che dà un po’ di sollievo al caldo estivo. Piazza del Popolo è meravigliosa, da una parte si trova la Rocca Malatestiana, una delle più imponenti della Romagna, dall’altra troviamo una serie di palazzi signorili e al centro la monumentale Fontana Masini. Se qui volete bere “artigianale” vi consiglio il Mastro Birraio, nelle vicinanze della Biblioteca Malatestiana. E’ un brewpub che propone piatti di carne e hamburger e produce la propria birra artigianale di cui segnalo la Rossa Malatesta
21 agosto – Il Giardino delle Luppole
Il 16 agosto sono tornata al lavoro dopo 2 settimane di ferie. Ma dovevo vedere ancora un posto in Romagna, a Grattacoppa, vicino a Ravenna: il luppoleto gestito dalla Cooperativa Luppoli Italiani e chiamato “Il Giardino delle Luppole” perchè ci lavorano principalmente delle donne. Quindi ho chiesto alla mia amica Elisa di accompagnarmi perchè certe esperienze vanno condivise. Partenza di sabato all’alba, no autostrada per paura del traffico verso il mare, arriviamo dopo 2 ore e mezza di strada normale in questo posto speciale. La prima cosa che sentiamo è il profumo di luppolo che io e Elisa non ci toglieremo dal naso fino al giorno dopo, una meraviglia! Ci accoglie Michela Nati e insieme a lei facciamo un tour in mezzo ai filari e ci spiega come si coltiva, come viene raccolto il luppolo e vediamo tutte le fasi della lavorazione fino all’essiccazione. Cosa c’è di tanto speciale? In primis sappiamo bene che il luppolo è in gran parte importato da diversi paesi quindi avere un luppolo italiano è importante al fine di produrre una birra 100% “made in Italy” e arrivare all’eccellenza. Oltre a questo aspetto, in questa realtà il luppolo è protagonista a 360°. Non è solo un ingrediente per fare la birra, ma viene utilizzato come alimento (i germogli di luppolo sott’olio, una bontà!) e come olio essenziale per ambito cosmetico e terapeutico. La passione e l’esperienza di Michela e la sua famiglia per questo prodotto sono importantissime per il panorama birrario italiano e spero che nascano sempre più aziende come questa in giro per l’Italia. Se anche voi volete fare un tour in mezzo al luppolo contattate la “Cooperativa Luppoli Italiani” o “Il Giardino delle Luppole”. www.cooperativaluppoliitaliani.it/
www.ilgiardinodelleluppole.it/
Dopo l’immersione nel luppolo, io e Elisa preseguiamo con la prossima tappa, Ravenna che dista solo mezz’ora di auto. Io ci sono stata l’ultima volta l’anno scorso ma amo così tanto questa città che ogni scusa è buona per ammirare le sue bellezze. Abbiamo prenotato online con qualche giorno di anticipo il biglietto d’ingresso per 5 monumenti (Mausoleo di Galla Placidia, Basilica di San Vitale, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, Battistero Neoniano e Cappella di Sant’Andrea e Museo Arcivescovile) e vi consiglio di fare altrettanto per non fare lunghe file. Trovate tutte le informazioni su https://www.ravennamosaici.it/ e vi consiglio di leggere anche il mio post dell’anno scorso: https://www.spaziolibero.eu/ravenna-arte-e-birra-bizantina/
Dopo esserci riempite gli occhi di meraviglia (con ancora il profumo di luppolo nel naso), ci dirigiamo a Casalborsetti per l’ultima tappa della giornata. Perchè Casalborsetti? Volevamo vedere il mare, sentire il rumore delle onde, mettere i piedi nella sabbia e… mangiare la pizza al San Marino Cafè! Volevo conoscere Selina, la pizzaiola del San Marino Cafè perchè è socia dell’Associazione Le Donne della Birra e visto che ero in zona non potevo non passare di qui! Consiglio questo posto sia per la pizza che per gli hamburger e anche perchè hanno delle buone birre alla spina, quindi segnatevi questo nome se passate da Casalborsetti!

Grazie per avermi seguito fin qui! Al prossimo post!

Elena Portioli


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