Ciao a tutti! Dopo un maggio pieno di eventi, rieccomi con una nuova intervista!

Questa volta ho intervistato Mirko Liso, creatore dell’interessantissimo podcast Viaggi di Birra che potete trovare su Spotify e seguire su Instagram!

Durante il lavoro alla Bottega della Birra

Ciao Mirko! Ho conosciuto il tuo podcast “Viaggi di Birra” grazie all’algoritmo di Instagram. Avendo il nome quasi uguale al mio blog, il tuo profilo mi è saltato fuori tra i suggerimenti e la prima cosa che ho pensato è stata “cavolo, stanno già usando questo nome, devo cambiarlo”. Poi ho fatto la considerazione che era un podcast, una cosa diversa da quello che faccio io e mi sono tranquillizzata, non l’ho più visto come un problema. Qual è stata invece la tua reazione?

Ciao Elena, in realtà quando ho deciso di intraprendere l’avventura del podcast ho fatto qualche ricerca nelle sezioni viaggi di Spotify e non ho trovato nulla.. Quando hai iniziato a seguirmi su instagram e mi hai contattato però ho pensato la stessa cosa…! Ma alla fine un blog ed un podcast sono due esperienze totalmente diverse per chi ci legge ed ascolta.. e ho pensato che alla fine, per entrambi, quello che conta è la birra!

Una birra a Bamberga

Presentati e raccontaci come nasce la tua passione per la birra.

Io sono Mirko, un barista di provincia e da più di vent’anni, grazie al mio lavoro, porto avanti il mio amore per la birra.

Il mio primo colpo di fulmine sono stati i pub di Londra, durante il classico viaggio da adolescente alla scoperta di sé… Il primo viaggio con Ryanair non si scorda mai!

Sono rimasto affascinato dai publican e dai loro movimenti, li trovavo poetici. Poi ho iniziato ad assaggiare… e ho scoperto che la birra non è tutta uguale, ma c’è grossa differenza tra birra artigianale e industriale.

Quando ho iniziato anch’io a fare questo lavoro, ho anche cominciato a frequentare corsi, a studiare, a informarmi e a provare birre diverse. E viaggiare per l’Europa è stata la naturale conseguenza: avevo voglia di scoprire i locali migliori nelle città che visitavo.

Cantillon a Bruxelles

Cosa ti ha spinto a creare il tuo podcast?

Dopo attente ricerche, ho capito che mancava un podcast che parlasse di birra con un occhio diverso: il viaggio.

In generale, sono un divoratore di podcast.. la noia del lockdown mi ha portato a consumarne dosi pesanti, e poi a voler avere uno spazio mio dove poter parlare di quello che amo, con il mio punto di vista, senza però voler insegnare nulla.

Viaggio quando ho qualche giorno di pausa ed ho sempre preferito rinunciare al giorno al mare per bermi una birra in una città nuova. Ho una Moleskine dove da anni mi segno i locali dove vorrei andare in ogni città, perchè non condividere i miei appunti con altri appassionati?

Bamberg

Quanto lavoro c’è dietro ad una puntata del tuo podcast (che di solito dura dai 15 a 20 minuti)? Vorrei che ci raccontassi questo aspetto perchè penso che chi non è addetto ai lavori sottovaluti l’impegno che serve per creare i contenuti come fai tu con il podcast, come faccio io con il blog. Non basta registrare, non basta sapere cosa dire, cosa scrivere, ecc… come pensano molte persone.

Elena, hai perfettamente ragione, non basta avere un’idea.

Dietro ad ogni puntata ci vogliono almeno 7 giorni, di cui almeno 3 ore al giorno dedicate alla preparazione della scaletta del podcast, alla registrazione e al “taglio e cucito”. Ti direi tre giorni per la preparazione della puntata, per mettere insieme gli appunti nella Moleskine e tutto quello che voglio dire sulla città che ho scelto. Gli altri 4 giorni per registrare la puntata, ripetere, cancellare… montare… scegliere la musica adatta. A volte cancello e ricomincio da capo perché non sono soddisfatto.

Anche se è un podcast amatoriale, non vive di “ritagli di tempo”, studio e mi informo per migliorare il risultato che poi metto online.

Una birra al ma che siete venuti a fa

Dicci la tua birra preferita (o anche più di una), il tuo locale preferito e la tua città preferita per un viaggio di birra.

Birra preferita? Per ogni stagione ne ho una! Ma se proprio mi metti la pistola alla tempia… ti direi la BARRY’S BITTER di Hilltop Brewery. Una birra facile da bere, non scontata, da bevuta quotidiana, che mi ricorda il mio primo amore: l’Inghilterra.

Per quanto riguarda il locale, il mitico MA CHE SIETE VENUTI A FA’ dello statuario Manuele Colonna, a Roma. Racchiude l’immaginario del beer lover: birra di qualità, publican appassionato e competente. Manuele è un precursore della birra artigianale in Italia e nel suo pub questo aspetto lo si respira. Ho affisso al frigo di casa un selfie con Manuele che mi
accompagna in ogni birra bevuta sul divano. Comunque l’Italia è piena di locali pazzeschi dedicati alla birra artigianale, continuo a pensare che rimaniamo tra i Paesi dove si beve meglio per servizio e qualità.

Quando mi chiedi la mia città preferita per un viaggio di birra non posso non rispondere Bamberg e la sua regione Franconia, in Germania. Sono luoghi dove il tempo sembra essersi fermato e dove la birra è parte integrante della quotidianità. Ogni appassionato di birra almeno una volta nella vita dovrebbe andarci per capire cosa vuol dire produrre e vendere birra in modo davvero artigianale, “a casa”… Ma non sono mai stato negli Stati Uniti, quindi ci aggiorniamo al prossimo viaggio!

Una birra a Monaco di Baviera

Ci puoi dire quando saranno pronte le nuove puntate del tuo podcast o darci una piccola anticipazione?

Purtroppo al momento il lavoro mi porta via moltissimo tempo, ma le puntate sono in cantiere e nelle prossime settimane vorrei riuscire a pubblicare la prossima. La città protagonista posso dirtela: sarà Copenaghen, altro pilastro della rivoluzione birraria artigianale in Europa.

Grazie mille della disponibilità Mirko! Non vedo l’ora di ascoltare le prossime puntate del tuo podcast! E invito tutti gli appassionati di birra e viaggi a seguirti!

Potete cliccare qui per il podcast Viaggi di Birra su Spotify e qui per seguire Mirko su Instagram!

Alla prossima intervista!

Elena Portioli ovvero Spazio Libero Viaggi di Birra