Intervista a Bottega 75 - Viaggi di Birra

Ilenia Ferrari

Ciao a tutti! Questa cosa delle interviste vi sta piacendo così tanto che ci sto prendendo gusto anch’io. Molto spesso chi ha un blog tende a parlare soprattutto di sé, non c’è nulla di sbagliato ma secondo me la condivisione e la collaborazione con gli altri ci può dare tanto. Per questo amo dar voce ad altre persone, nelle loro risposte trovo sempre degli spunti interessanti, affinità e soprattutto la spinta giusta per andare avanti con questo mio progetto.

Questa settimana ho intervistato Ilenia Ferrari, ragazza di Fiorano Modenese (MO), titolare del Beershop online Bottega 75.

Ciao Ilenia, presentati e raccontaci quando e come è nata la tua passione per la birra.

Ciao! Allora, uno dei primi ricordi che ho legati alla birra è la faccia dei miei genitori quando a circa 7 anni mi videro scappare dalla tavola con una bottiglia di birra per andare a nascondermi nell’armadio. Il mio futuro era quindi segnato già in giovane età. La passione per la birra artigianale l’ho sviluppata e approfondita intorno ai 20-22 anni, quando la maggior parte delle serate del weekend le passavo in birreria, questo mondo fantastico, fatto di convivialità, risate e buona birra. Ad ogni sorso la mia curiosità aumentava. Mi piace circondarmi di artigianalità e qualità sia a tavola che nel bicchiere e la birra mi ha sempre stupito come prodotto unico nel suo genere e molto versatile. Sono fermamente convinta che chi afferma “non mi piace la birra” è perchè non ha mai assaggiato un prodotto artigianale di qualità, selezionato in base ai gusti della persona. Circa 7 anni fa mi sono sposata con Simone, un cuoco, e anche lui è folle amante dell’universo brassicolo oltre che di quello culinario. Indicativo il fatto che il nostro tableu del matrimonio era composto da birre belga, ad ogni tavolo corrispondeva una birra, la nostra era la Bloemen Bier.

Bottega 75 Beershop online

Tu hai un beershop online che si chiama Bottega 75. Come è nata e cosa ti ha spinto ad aprire questa attività?

Provengo da diverse esperienze lavorative a tratti stressanti come impiegata, dove il lavoro che svolgevo non era quello che immaginavo per il mio futuro. Il pensiero di fare di una passione un lavoro mi è sempre ronzato in testa, e finalmente a Giugno del 2021 mi sono decisa e con il supporto di Simone ho aperto Bottega 75, un beer shop on line. Lo shop contiene una selezione di birre principalmente di matrice belga, la maggior parte in formato da 75cl, selezionate una ad una. Stiamo pian piano includendo anche alcune birre artigianali italiane dato che negli ultimi anni questo settore ha veramente fatto passi da gigante in termini di qualità nel nostro Paese. L’obbiettivo non è solamente vendere birra ma trasmettere la passione e la cultura brassicola in un paese prettamente vinicolo. Ciò che fornisco non è solo la vendita di un prodotto ma un servizio di affiancamento nella scelta e nella valutazione delle etichette più adatte da abbinare ad esempio al menu del proprio ristorante o per un evento. Inoltre apprezzo quando i clienti mi contattano per avere dei suggerimenti sulle birre da acquistare in base ai loro gusti.

Pensi che prima o poi il tuo beershop diventerà anche un luogo fisico? Hai in mente altri progetti a tema birra?

E’ possibile. Non escludo la cosa a priori, sono abbastanza aperta a tutte le possibilità che il mercato può offrire. Vedremo! I progetti ci sono e non vedo l’ora di realizzarli, quindi ai nostri affezionati clienti diciamo “Stay Tuned”!

Hai una birra preferita o uno stile di birra preferito?

Mi piace vincere facile, attualmente la mia birra preferita e che rimane imbattuta nonostante le svariate eccellenti etichette che ho assaggiato è la Malheur Brut, una birra Belga prodotta con il metodo Champenoise che prevede 3 fermentazioni, una birra elegante e corposa. Non identifico il mio gusto in un particolare stile, se una birra la ritengo buona e ben fatta in base alla mia esperienza e conoscenza, entra subito a far parte della classifica!

Sei una delle tante donne che in questi ultimi anni è entrata a far parte di questo settore che è stato per tanto tempo solo maschile. Cosa ne pensi?

Credo che nella società in cui viviamo oggi sia necessario sdoganare certi stereotipi, tra cui quello che la donna, nel settore brassicolo, funga solo da specchietto per le allodole o da immagine per attirare clienti. Quindi sono ben contenta di poter contribuire con la mia attività a far crescere la consapevolezza del fatto che si possa essere donne e competenti anche in un settore considerato prettamente maschile per tanti anni. Sostenere altre donne in quest’area è sicuramente uno dei propositi da portare avanti in questo percorso e sono ben contenta che le file di sostenitrici stiano aumentando.