Ciao a tutti!
Volevo raccontarvi la degustazione di domenica pomeriggio avvenuta a La Sete Beershop di Reggio Emilia con Andrea Marzocchi e le birre del birrificio Cà del Brado di Rastignano (BO).
Non avevo ancora assaggiato nulla di questo birrificio, lo conoscevo di fama e per le etichette delle loro bottiglie e quando Fredian ha pubblicato l’evento non ci ho pensato 2 volte prima di prenotare il posto.

Siamo partiti con la Piè Veloce Lambicus, una Brett/Wild Ale, maturata in botti di legno e fermentata con lieviti selvaggi Brettanomyces Lambicus. Ha sentori fruttati come l’albicocca, un’acidità delicata e il finale secco che invoglia il sorso successivo. A questa birra è stato abbinato un Parmigiano Reggiano 30 mesi.

La seconda birra degustata è stata la Nessun Dorma, una Sour Ale, ispirata alle Saison prodotte in Vallonia dai contadini a fine inverno per essere bevute in estate nelle lunghe giornate di lavoro. E’ una birra con tante sfaccettature, dalla carbonazione fine, dall’acidità presente ma non eccessiva, dai sentori speziati e fruttati. E’ una birra molto interessante e sono contenta di averla degustata e scoperta. E’ stata abbinata al salame che richiamava alcuni sentori funky.
La terza birra è stata la Û baccabianca, un’Italian Grape Ale, prodotta con uva Grechetto Gentile destinata al Pignoletto del vignaiolo biodinamico Gradizzolo. Credo che sia una delle IGA più buone che io abbia sentito finora perchè si sente la parte vinosa, l’acidità è molto gradevole, è fruttata e la secchezza la rende beverina. E’ stata abbinata all’erbazzone reggiano, un piatto saporito che al palato ha bisogno di tutti gli elementi di questa IGA. Ora sono molto curiosa di assaggiare anche la Û baccarossa… vi farò sapere!
La quarta birra è stata la Cerbero Green Label, una Old Ale, affinata per un anno in botti di Nocino. Ed è proprio il nocino che ho sentito subito al naso, mentre al palato oltre ai sentori maltati e tostati si trovano l’amaro di mallo e l’acidità gentile da marasca. E’ stata abbinata alla torta al cioccolato, direi abbinamento perfetto. 
Le birre della degustazione erano 4 ma abbiamo avuto la possibilità di assaggiarne una quinta, la Euroblend. E’ una birra nata dalla collaborazione tra Ca’ del Brado, il birrificio tedesco Freigeist e il birrificio svedese Brekeriet. E’ una sour affumicata ma non pensate all’affumicato delle rauch, è tutt’altro. Il sentore di fumo è molto equilibrato e si sposa bene con l’acidità, non ho mai sentito queste 2 caratteristiche nella stessa birra ed è stato edificante scoprirla.
E voi avete mai assaggiato le birre di Ca’ del Brado? Cosa ne pensate?

Io sono molto contenta di aver finalmente scoperto le loro birre perchè sono prodotti dove si sentono la ricerca, il lavoro e la passione che ci sono alla base e sono delle vere e proprie esperienze degustative che consiglio a chi è curioso e vuole bere qualcosa di diverso ma di qualità.

Un ringraziamento a Fredian de La Sete Beershop di Reggio Emilia e a Andrea Marzocchi di Ca’ del Brado.

Al prossimo post! 
Elena Portioli


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